Release Day: Figlie di una nuova era di Carmen Korn (Fazi Editore)

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È una giornata ricca di uscite, ora è il momento di parlare del primo volume di una trilogia tedesca, Figlie di una nuova era di Carmen Korn, pubblicato da Fazi Editore e tradotto da Manuela Francescon e Stefano Jorio.

Data di uscita: 18 Ottobre

Acquistalo subito: Figlie di una nuova era

Editore: Fazi Editore
Collana: Le Strade
Traduzione: Manuela Francescon e Stefano Jorio
Prezzo: € 17,50
Pagine: 524

Uno strano destino, quello delle donne nate nel 1900: avrebbero attraversato due guerre mondiali, per due volte avrebbero visto il mondo crollare e rimettersi in piedi, stravolgersi per sempre sotto i loro occhi. Sono proprio loro le protagoniste di questa storia, quattro donne che incontriamo per la prima volta da ragazze, ad Amburgo, alle soglie degli anni Venti. Hanno personalità e provenienze molto diverse: Henny, di buona educazione borghese, vive all’ombra della madre e ama il suo lavoro di ostetrica più di ogni cosa; l’amica di sempre Käthe, di estrazione più modesta, emancipata e comunista convinta, è un’appassionata militante; Ida, rampolla di buona famiglia, ricca e viziata, nasconde un animo ribelle sotto strati di convenzioni; e Lina, indipendente e anticonformista, deve tutto ai suoi genitori, che sono letteralmente morti di fame per garantirle la sopravvivenza. Insieme crescono e vedono il mondo trasformarsi, mentre le loro vicende personali s’intrecciano in una rete intricata di relazioni clandestine, matrimoni d’interesse, battaglie politiche e sfide lavorative, lutti e perdite, eventi grandi e piccoli tenuti insieme dal filo dell’amicizia. Pagine che ci fanno respirare il fascino d’epoca di un mondo che non c’è più: i cocktail al vermut, i cappelli a bustina, gli orologi da tasca e gli sfarzosi locali da ballo, ma anche le case d’appuntamenti, i ristoranti cinesi e le fumerie d’oppio del quartiere di St Pauli. E poi la lenta, inesorabile disgregazione di tutto, la fine di ogni libertà, il controllo sempre più pressante delle SS, la minaccia nazista…

Un’altra gioia me l’ha regalata senza ombra di dubbio Fazi Editore quest’anno con diversi titoli, tra cui questo, “Figlie di una nuova era“, primo volume di una trilogia tedesca ambientata durante gli anni delle guerre mondiali, le cui protagoniste sono quattro donne, che un po’ come foglie d’autunno “cadono”, mostrandosi mese dopo mese, dall’anno 1919 fino ad arrivare al 1948.

Carmen Korn si muove leggiadra in un’ambiente tanto ostile come quello degli anni in cui sono ambientate le vicende narrate, dando spessore ai suoi personaggi, senza mai risultare stucchevole, anzi sembra quasi di vedere il cerchio della vita prendere forma: dalla giovinezza, l’inesperienza e il continuo inciampare, per poi arrivare dall’altra parte, a un’età più matura, dove le figlie diventano donne, e successivamente madri, e si ritrovano ad assistere al cambiamento e degrado del loro mondo.

È un romanzo che parla di una generazione e del dolore derivante dalle due guerre, che apre una ferita nel cuore del lettore, che quando si ritrova a leggerne i drammi non può non sentire una certa connessione con la storia. È senza dubbio nella sua prosa carica di una grande forza emotiva che l’autrice è riuscita a spingersi molto oltre, toccando le giuste corde anche di chi conosce la storia soltanto perchè l’ha studiata a scuola, ma che qui viene vissuta dai personaggi, rendendola tangibile ai nostri occhi e allo stesso tempo mette in evidenza la parte cruda, i risvolti negativi che travolgono chi popola queste pagine come un fiume in piena.

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Sto iniziando ad apprezzare i romanzi con molteplici voci grazie a queste pietre miliari, i punti di vista diversi infatti regalano sempre qualcosa in più alla storia, mostrano i personaggi per quello che sono, con le loro debolezze e punti di forza, lasciando che siano i loro sguardi a parlare ed è meraviglioso seguire gli sviluppi dei loro pensieri, assistere alla loro trasformazione o semplicemente vedere come crescono e cambiano sotto i nostri occhi.

Le voci delle protagoniste, Henny, Kathe, Ida e Lina si mescolano anche a quelle dei loro affetti, che prendono vita e testimoniano gli eventi che hanno sconvolto il mondo, palesando tutto ciò che pensano riguardo ai cambiamenti che stanno avvenendo in questo scenario, discutendo tra loro e portando alla nostra attenzione problemi politici, sociali e culturali dell’epoca.

Oltre ad avere un forte impatto emotivo questo romanzo trasuda storia, ci mostra l’evoluzione di quattro amiche, tutte diverse che allo stesso tempo hanno qualcosa in comune, una voce potente e delle storie forti, tutte cose che sono necessarie  a documentare e trasmetterci in qualche maniera lo stato in cui versa il mondo negli anni venti.

Le strade di Amburgo si svelano a noi attraverso queste quattro protagoniste, arricchite dalle descrizioni dell’autrice, infatti ci sono stati momenti in cui mi sembrava di poter toccare con mano i lampioni o sentire il vociare delle persone, mentre i tempi cambiavano, queste quattro ragazze crescevano e insieme a loro anche la città prendeva vita, si ricostruiva, si respirava speranza per poi sentire il peso di un’aria asfissiante e carica di metallo.

“Forse idealizzava il suo ricordo. Forse chi non è più in questo mondo ha più possibilità di essere amato senza riserve.”

Dopo “La famiglia Aubrey” e “Cambio di Rotta”, anche questo romanzo ci porta indietro nel tempo, catapultandoci in anni difficili ma importanti, non solo dal punto di vista storico ma soprattutto culturale. Si sa che non soltanto le azioni dei potenti o i torti subiti dai deboli compongono la storia, a legare il tutto c’è sempre la cultura, quel collante necessario a fare in modo che gli eventi e gli stati d’animo aderiscano fra loro, a volte miccia di terribili catastrofi, altre volte scintilla per le più grandi e importanti rivoluzioni sociali, la cultura è quel motore silenzioso che spinge le nostre menti verso il futuro. E quale modo migliore di rappresentare l’importanza della cultura se non raccontandone la sua forma nel passato, dove si è plasmata?

Senza ombra di dubbio quest’opera entra a far parte dei miei libri preferiti letti quest’anno, il modo in cui mi ha travolta raccontando la storia nella storia ha dell’incredibile ed è uno dei motivi per cui ve lo consiglio vivamente.

“Figlie di una nuova era” è una storia che racconta di come tutto ciò che conosciamo della storia passata è stata vissuta da donne forti, che hanno trovato il coraggio di mettersi in gioco mostrandoci che oltre i conflitti ci sono le vite di coloro che non vi prendono parte.

“Avrebbe assistito al nascere della vita, dopo tutto il dolore e lo strazio che aveva avuto sotto gli occhi ogni giorno all’ospedale militare.”

 

 

 

 

disclaimer: si ringrazia l’ufficio stampa di Fazi Editore per la copia omaggio.

 

 

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